"Affruntata”a Bagnara Calabra

L'intero evento sarà trasmesso in video diretta sul canale "Video Diretta Eventi" a partire dalle ore 14,00. CLICCA QUI

Le tradizioni, sono lo specchio dei popoli. Esse ci vengono tramandate, nei secoli immutate nella sostanza ed ogni volta le utilizziamo come dei standards quasi a tarare il nostro tempo.

Ogni anno eccole, puntuali, a rievocarci sentimenti ancestrali, riportandoci con la memoria a ciò che è già stato. Un sano ritorno al passato, per alcuni inutile ed inconsistente, ma che spesso ci aiuta a comprendere meglio il presente.

Ed è così che Bagnara, tenendo fede alla sua storia, lega le sue tradizioni alla religione. Tradizione e religione sono così intrise l’una dall’altra tanto da costituire un tutt’uno indissolubile.

Ed è ad opera dell’Arciconfraternita di Maria SS. del Rosario (fondata nel 1632) che da secoli il giorno di Pasqua viene rievocato l’incontro tra la Beata Vergine e il Cristo Risorto, la così detta “Affruntata".

Questa Sacra Rappresentazione a Bagnara è stata introdotta intorno al XVII secolo, ovvero al tempo della fondazione nel meridione d'Italia delle Confraternite del Rosario, per opera dei Padri Domenicani.

Tutto ha inizio e fine nella Chiesa del SS. Rosario; da qui esce la statua del Cristo Risorto tra lo scampanio delle campane a festa, accompagnato da una ragazza vestita di bianco, che rappresenta l’Angelo Gabriele. Il Cristo, portato a  braccia dai “varisti”, che indossano la tradizionale tonaca bianca con mantello nero, percorre festosamente la discesa del Rosario per recarsi alla Chiesa Madre. Dopo una breve sosta percorrerà una via secondaria per recarsi in Piazza Morello, luogo dell’incontro.

Successivamente dalla Chiesa del SS. Rosario esce la statua della Vergine Maria  velata a lutto, accompagnata dalle Pie Donne rappresentate da quattro giovani fanciulle e dagli Apostoli Pietro e Giovanni rappresentati da due ragazzi. La Vergine Maria, afflitta per la morte del figlio, si reca lentamente in Piazza Morello, tra il silenzio della folla.

Giunte le due statue nella piazza, dove è stato allestito il sepolcro, si da inizio alla rappresentazione scenica tratta dal Vangelo: le Pie Donne si recano al sepolcro, luogo dove era stato sepolto Gesù; non trovando il corpo, gli appare tra una nube di fumo l’angelo Gabriele che gli annuncia la resurrezione. Le donne incredule si recano dagli apostoli Pietro e Giovanni per avvertirli di ciò che era avvenuto. I due, anch’essi increduli, si recano al Sepolcro: arriva per primo Giovanni, il più giovane dei due, che vedendo il sudario in cui era avvolto Gesù per terra, attende l’arrivo di Pietro. Quest’ultimo vedendo crede, e manda Giovanni ad annunciare la buona novella alla Vergine Maria <<Ave Maria, il tuo diletto figlio Gesù è risorto>>.Successivamente Giovanni si reca al centro della piazza dove lo attende l’Angelo che annuncia  << Un grande gaudio annunzio a voi, Cristo Gesù è Risorto, Alleluia! Alleluia! >>. E’ questo il momento in cui viene tolto il velo a lutto alla Vergine Maria che, portata di corsa, va in contro, quasi ad abbracciare il Figlio Risorto in un fragore di applausi e di intensa commozione.

A questo punto le due statue vengono portate festosamente in processione per le vie principali del paese.

La processione si concluderà trionfalmente nella Chiesa del SS. Rosario.

 

 

E' tale la fama di questa sacra rappresentazione da richiamare numerosi visitatori da tutte le parti della penisola, che giungeranno in città, puntualmente per vivere una giornata di festa e godere di questo straordinario spettacolo senza tempo.